Magazine Cultura

Il corpo di Eva Braun e Berlino in macerie

Creato il 28 aprile 2014 da Stupefatti
Il corpo di Eva Braun e Berlino in macerieEva Braun e Adolf Hitler si sposano alle due di notte del 29 aprile 1945. La cerimonia viene celebrata in un bunker a Berlino, al riparo delle bombe che hanno trasformato la capitale tedesca in una suggestiva distesa di macerie. Lui ha 56 anni, lei 33. Si sono conosciuti sedici anni prima (1929) nell'atelier di Heinrich Hoffman, fotografo di Hitler. Lei era una diciassettenne traboccante innocente sensualità. Lavorava nello studio di Hoffman e a volte faceva pure la modella. Lui era l'astro nascente del nazionalsocialismo, la speranza di una nazione e di un popolo, l'uomo che sarebbe presto (1933) diventato il Fuhrer del Terzo Reich Germanico. L'incontro è il perfetto antefatto di una storia. Tutti i caratteri fondamentali dei due personaggi concentrati un una singola scena. Adolf Hitler entra nel negozio di Hoffman, ha l'andatura lenta e altezzosa, non esattamente naturale, propria di un uomo di non prestigiosissime origine e di non perfettissima educazione che sta letteralmente “studiando” per presentarsi bene nell'alta società, assumere modi e atteggiamenti che non sono i suoi. In lui c'è qualcosa di forzato, infatti, di goffo e impacciato. Porta un soprabito chiaro in stile inglese e in mano tiene un grosso cappello di feltro. Anche nel suo abbigliamento c'è qualcosa che stona, un che di raffazzonato e posticcio. Eva Braun è arrampicata su una scaletta a mettere ordine su uno scaffale. Porta un abitino nero, semplice ma elegante, che le scende morbido sul corpo. È bella. Da vedere alcuni filmini in cui lei fa la scema in spiaggia, in costume da bagno. È esuberante, imperfetta, paffutella, rigorosamente senza trucco. Hitler ha una passione particolare per le femmine così. Gli piacciono infatti le giovinette, le ninfe, le adolescenti, preferibilmente vergini, ingenue, stupidotte e poco impegnative. Arrampicata sulla scala, mentre quel signore è appena entrato in negozio, Eva pensa che forse ha la gonna un po' troppo corta. L'ha accorciata proprio quella mattina e non è sicura di aver rifatto bene l'orlo. Hitler nota la ragazzina sulla scala. Ha lo sguardo duro e fiero e – già detto - un contegno prepotentemente e artificiosamente aristocratico. Abbassa gli occhi e poi li rialza, lanciando di sfuggita un'occhiata verso quelle due belle gambe di quella bella diciassettenne. Poi un'altra occhiata – più lunga della prima - poi un'altra ancora. Lei se ne accorge, muore d'imbarazzo. Racconterà spesso, in seguito, dell'impressione che le suscitò quell'uomo così buffo ma anche così strano, dei suoi occhi azzurri di ghiaccio, di quel nonsoche di "ipnotico" che aveva nello sguardo. Dunque, Hitler entra in negozio. Hitler guarda le gambe ad Eva Braun. Eva Braun muore d'imbarazzo, ma non può fare a meno di compiacersi per quell'imbarazzo, goderne in modo inconfessabile, volerne ancora. Adolf Hitler ed Eva Braun si sposano alle due di notte del 29 aprile 1945. Trentasei ore dopo (30 aprile, ore 11.00) si suicidano entrambi col cianuro. I loro fedelissimi li avvolgono in due coperte militari e danno fuoco ai loro corpi con duecento litri di benzina.
Il corpo di Eva Braun e Berlino in macerieIntanto Berlino, fuori, è un mare di macerie (4). Tanta roba che sembra fatta apposta per l'ambientazione di una storia. Tante bellissime cose per l'autore bieco e metaforico: 1) Bambini vestiti di stracci che giocano sulle carcasse dei mezzi blindati nazisti; 2) Centinaia di educatissimi e civilizzatissimi tedeschi che vivono all'interno degli scheletri delle case distrutte dai bombardamenti, come parassiti, vermi dentro carcasse - di nuovo questa parola - carcasse svuotate di grossi animali. Intere famiglie che fanno colazione dentro case sventrate, senza mura e senza porta, case che sembrano il palco di un teatro; 3) Centinaia di tedeschi fieri e orgogliosi, educatissimi, civilizzati, postura dritta ed elegante, in fila per ricevere la loro striminzita dose quotidiana di generi alimentari; 4) I berlinesi che tagliano tutti gli alberi della città per non morire di freddo. L'inverno 1945 sarà infatti uno dei più freddi della storia (-30 gradi); 5) Le foto e i filmati del centro storico di Berlino - chilometri e chilometri di macerie a partire dalla porta di Brandeburgo - che sono nient'altro che un viaggio nella rappresentazione plastica della violenza sprigionata dal Novecento, dalla tecnologia e dalla follia in cui siamo costretti a vivere noi postmoderni; 6) La gloriosa Città di Berlino che, dopo il suicidio di Hitler, che viene occupata prima dai russi e poi dagli americani; 7) Più di 1000 cittadini tedeschi che si suicideranno - entro la fine del 1945 - seguendo così il loro Fuhrer nel suo destino. O vincere o morire.Il corpo di Eva Braun e Berlino in macerieO vincere o morire. Gli ultimi due anni in Germania sono state un'escalation di follia e disperazione. Hitler che perde il controllo della situazione e la sconfitta bellica che diventa sempre più inesorabile ogni giorno che passa. Hitler che arruola vecchi e bambini, che sfilano per le strade delle principali città tedesche con le facce allucinate e goffamente fiere, in mano zappe, forconi e vecchi archibugi della prima guerra mondiale. Hitler che decide per la soluzione finale per gli ebrei dei campi di concentramento. Hitler che pensa pure ad una soluzione finale per tutto il popolo tedesco, ammazzare i tedeschi col gas, perchè il popolo tedesco non può essere sconfitto e vivere da sottomesso. Meglio morire con onore. Il ministro della propaganda Joseph Goebbels che prende le redini del governo perchè Hitler è sempre più indebolito dal parkinson e dalla dipendenza da anfetamine e altre sostante.Goebbels che fa produrre film di propaganda che inneggiano alla resistenza a oltranza e alla “guerra totale”. Che fa sbarrare le porte dei cinema per costringere tutti i cittadini tedeschi a guardare i film, i documentari e i cinegiornali che man mano diventano sempre più distorti, surreali, pazzi e disperati. Goebbels che si suiciderà il giorno dopo Hitler ed Eva Braun (1 agosto 1945). Che farà addormentare i suoi sei figli con del narcotico e li ucciderà rompendo loro in bocca una capsula di cianuro. Che poi sparerà alla moglie e infine si sparerà egli stesso.Il corpo di Eva Braun e Berlino in macerieDopo l'inverno terribile 1945, Berlino si risveglia. E' la primavera 1946. Da vedere i filmati delle belle ragazze tedesche in spiaggia, a prendersi il sole, e dei soldati americani e russi che fanno gli scemi con loro. Nasce una fiorente vita notturna, un circuito di bar, pub e night club per il sollazzo dei soldati russi e americani. Il locale più famoso è il Bar “Femina”, nei pressi della stazione dello “Zoo”.

Intanto il bunker di Hitler resta seppellito e dimenticato. Racconta un soldato americano che lo visita al suo arrivo a Berlino: “C'era un puzzo terribile, perchè i russi avevano usato alcuni locali come latrine. A terra si distinguevano chiaramente due chiazze nere nei punti in cui erano stati bruciati i cadaveri di Adolf Hitler ed Eva Braun”. 

Era stato Hitler in persona a insistere sulla necessità di bruciare i loro due corpi dopo il suicidio. Non voleva finire come Mussolini (5). Non voleva che i suoi nemici umiliassero il suo corpo e quello di Eva Braun.NOTE

1) Lo spunto per questo post l'ho trovato nel documentario de La Grande Storia dal titolo: Hitler, illusione e inganno (guarda il video integrale su youtube). Da vedere. Ci sono un sacco di filmati inediti e a colori di Berlino dopo i bombardamenti. Le informazioni di questo post le ho fregate quasi esclusivamente da questo documentario. 2) Approfondimento su Eva Braun e Adolf Hitler su Amici Di Romeo.  2014, notizie circa le origini ebraiche di Eva Braun (RaiNews). Marzo 2011, pubblicate foto inedite di Eva Braun (Sole24Ore). 2008, filmati inediti di Hitler girati da Eva Braun (MyMovies).3) Su suicidio Goebbels un servizio di Rai Storia.4) Berlino in macerie è stata filmata con una grazia e un'efficacia insuperata da Roberto Rossellini, nel suo capolavoro Germania Anno Zero. L'immagine è un fotogramma del film. 

5) Mussolini finì a testa in giù a piazzale Loreto a Milano, il 28 aprile 1945. Ovvero: un giorno prima del matrimonio tra Hitler ed Eva Braun, due giorni e mezza prima del suicidio di Hitler ed Eva Braun. 


Il corpo di Eva Braun e Berlino in macerie
5-bis) A proposito del sessantanovesimo anniversario di Piazzale Loreto Helga Marsala scrive su Facebook: "Siamo alle solite. Mentre oggi, anniversario della strage di Piazzale Loreto, fiumi di filo-fascisti passano il tempo a pubblicare foto nostalgiche, a rimembrare i bei tempi andati (peccato che loro non c'erano) e ad augurarsi il miracoloso compimento del regno immaginato dal Duce, altri, dalla parte opposta, ricordano contenti la vicenda che vide i cadaveri di Mussolini, Claretta Petacci e alcuni noti gerarchi fascisti appesi a testa in giù e dati in pasto alla folla rabbiosa: dileggiati, offesi, coperti di sputi e di urina, torturati, presi a colpi di pistola, colpiti con oggetti e ortaggi. Che brutto spettacolo, da entrambe le parti. Da un lato fanatici che intendono la politica come nostalgismo di ideologie polverose, vecchie un secolo, del tutto inattuali, per di più guarnite di atroci errori (dalle leggi rezziali al patto con Hitler) e di derive antidemocratiche. Dall'altro esaltati che, in data 2014, gioiscono nel contemplare una scena macabra ed incivile, dinanzi a cui - pur capendo le ragioni di un popolo devastato dalla guerra e oppresso alla dittatura - ci sarebbe solo da provare vergogna".

6) Le foto di Eva Braun sono tratte da Morrischia.com


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :